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Secondi piatti

VENTRICELLE ALLA GHIOTTA

13 Luglio 2017 - Visite (6652)

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  • Difficoltà
    Media
  • Costo
    Medio
  • Porzioni
    10
  • Cottura
  • Preparazione

Le Ventricelle alla ghiotta si preparano utilizzando la "pancia" , ventresca dello stoccafisso.

Lo stoccafisso è merluzzo conservato per essiccazione.  Simile al baccalà che è invece conservato sotto sale.

L'essiccazione naturale è uno dei più antichi metodi di conservazione, con questo metodo il pesce poteva essere conservato per molto tempo e permetteva la commercializzazione.

Il pesce viene preparato subito dopo la cattura. Dopo averlo decapitato e pulito, viene essiccato intero o aperto lungo la spina dorsale, lasciando le metà unite per la coda.

Il pesce viene quindi messo su supporti e lasciato all'aria aperta da febbraio a maggio; il clima freddo e secco tipico di questi mesi nei paesi scandinavi, l'ideale è una temperatura appena sopra gli zero gradi, senza pioggia - protegge il pesce dagli insetti e dalla contaminazione batterica.

L'eccesso di gelo è invece da evitare, perchè facendo gelare l'acqua residua, forma cristalli di ghiaccio che distruggono le fibre del pesce.

Dopo circa tre mesi all'aperto, lo stoccafisso matura per altri 2-3 mesi al chiuso, in un ambiente secco e ben ventilato. Al termine dell'essicamento, il pesce ha perso circa il 70% del suo contenuto originario di acqua ma ha mantenuto i suoi principi nutrienti.

Lo stoccafisso è un alimento ricco di proteine, vitamine, sali di ferro e di calcio. Lo stoccafisso è un prodotto naturale con qualità assolutamente peculiari.

Il processo di essiccazione ha come conseguenza un'alta concentrazione di sostanze secche nel pesce.

 Lo stoccafisso costituisce una ricca fonte di proteine, vitamina B, ferro e calcio. Lo stoccafisso è ricco di proteine, indispensabili per il benessere dell'uomo. Inoltre, contiene vitamina B che aiuta a prevenire molte malattie.

Un altro importante componente è rappresentato dagli OMEGA 3, preziosi acidi grassi polinsaturi che aiutano a controllare l'accumulo di sostanze grasse nelle arterie, contribuendo ad abbassare il tasso del colesterolo nel sangue.

Lo stoccafisso può essere conservato per anni, in ambienti freschi e secchi, evitando l'umidità.

INGREDIENTI

10 Ventricelle di stocco (o trippette o trippicelle)
350 gr Mollica fresca
50 gr Formaggio grattugiato
50 gr Caciocavallo grattugiato
50 ml Olio d'oliva
q.b. Prezzemolo tritato
q.b. Sale
500 ml Salsa di pomodoro
2 spicchi Aglio
1 Cipolla
q.b. Spago da cucina

PROCEDIMENTO

 

Prepariamo insieme le Ventricelle alla ghiotta :

Prendere le ventricelle e puliamole, togliendo alcune spine (che potrebbero essere presenti nella parte laterale) e privandole della pelle e di alcuni parti nere (quello che si riesce a togliere)

Poi lavarle con acqua fredda e riporle in frigo mentre andrete a preparare la mollica per il ripieno.

Alla mollica fresca aggiungere i formaggi grattugiati, l'aglio tritato, il sale, l'olio e il prezzemolo, mescolare il tutto. Con questo composto riempire ad involtino le ventircelle.

 

 

 

Poi, tagliare a fette la cipolla e metterla in una padella con l'olio ed adagiarvi sopra gli involtini di ventricelle insieme alla salsa di pomodoro, le olive verdi e un pò di prezzemolo.

 

 

 

Ventricelle alla ghiotta

 

Ventricelle alla ghiotta Ventricelle alla ghiotta

 

Cuocere le Ventricelle alla ghiotta a fiamma moderata per circa 15 minuti.

 

CONSIGLI DELLO CHEF

E' un piatto che si può gustare sia tiepido che caldo.

Quando andrete a controllarle in cotture , muovetele in meno possibile, è una carne delicatissima.

Per chi piace il gusto piccante, può aggiungere del peperoncino nel sugo.

Buon Appetito con le Ventricelle alla ghiotta.

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Pietro e Manu Zizzo
Le nostre terre di nascita Sicilia (Pietro) e Calabria (Manu) ci portano a confrontarci e a stimolarci a vicenda in cucina. Siamo una coppia affiatata, incuriosita dalle nostre tradizioni culinarie territoriali e non solo. Abbiamo una grande voglia di migliorare e di provare sempre nuove ricette e nuovi accostamenti di gusto.

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