Il pomelo è il frutto della pianta Citrus maxima o Citrus grandis, originaria della Cina, ritenuta una delle tre specie da cui derivano tutti gli agrumi oggi conosciuti, assieme al cedro ed al mandarino. Viene chiamato anche Pomelo, Pummelo, Pampaleone, Sciadocco, da non confondere con il Pompelmo che è un suo ibrido. È il più grande degli agrumi. Cresce fino ai 30 cm di diametro e può pesare fino ai 10 kg. Tipica per questa specie è l’abbondante presenza della sostanza bianca spugnosa sotto la buccia detta albedo.
Di albedo è costituita addirittura tutta la parte superiore del frutto, cioè la parte stretta della forma a pera. La forma del pomelo non è sferica. Si presenta spesso con una forma a pera. La buccia è liscia, verdina, alle volte rosata, mentre la polpa raggiunge i colori dal giallo paglierino al rosa fino al rosso. Il sapore è simile al pompelmo. Non ha niente a che vedere con la mela, come il nome potrebbe far pensare.
Eccovi il POMELO. Per chi non avesse idea di quanto sia grosso, ho postato una foto presa da internet che lo paragona alla grandezza di un limone (io ho dimenticato di fare una foto simile).
Dopo averlo spicchiato, assicuratevi che venga tolta tutta la pellicina esterna ed eventuali semi. Tagliate gli spicchi a tocchetti cosí come vedete nella foto.
Il peso dello zucchero é pari al peso del pomelo pulito, quindi ovviamente, se ricavaste ad esempio 600 grammi di polpa pulita dovreste usare 600 grammi di zucchero
Lasciate cucinare a fuoco moderato (alternando fiamma alta per i primi 10 minuti e poi fiamma bassa per circa 40 ) minuti)
Dopo aver terminato la cottura, aggiungete del peperoncino secco tritato (circa un cucchiaino) ed amalgamate.
La marmellata é pronta!
Food blogger
Maurizio Cardella
Mi chiamo Maurizio Cardella ed ho 35 anni, sono di Licata e dopo essermi diplomato come cuoco nel 2000 mi trasferii all'estero. Sono molto legato alle ricette tradizionali italiane e sopratutto a quelle siciliane che evocano i sapori della mia infanzia, ma sono anche molto attratto dalla novitá e dalla cucina asiatica dal quale spesso traggo dei piatti "fusion" fondendo appunto sapori e tradizioni italiane a quelle asiatiche. Ho vissuto in Germania per 5 anni, paese nel quale sono nato, ma ho lavorato e quindi vissuto (per brevissimi periodi) in molti posti quali Irlanda, Scozia, USA, Spagna, Svizzera. Da quasi 10 anni vivo a 2 passi da Amsterdam dove lavoro come cuoco presso una grande azienda e da qui di tanto in tanto incanalo la mia nostalgia per l'Italia/Sicilia scrivendo qualche mia ricetta sulla mia pagina Sicil-EAT. Invidio le persone che cucinano e allo stesso tempo si rilassano, io sono un tipo molto "elettrico" invece e spesso sono poco paziente. Riesco invece ad essere paziente se spiego determinati piatti o tecniche a persone che hanno DAVVERO voglia di imparare, adoro i confronti intelligenti senza competizione e mi piace stravolgere i piani sul momento. Non amo osare o le profanazioni, ma é sempre cosí che succede.... non seguo mai i piani stabiliti e stravolgo il caos, nel caos, per riportare l'ordine. Insomma sono un paradosso culinario, vivo nella velocitá e nella praticitá, sono un perfezionista nonostante la mia pigrizia, quando tutto scorre velocemente io vedo tutto a rallentatore ed assumo un pieno controllo e mi sento come un bradipo nei panni di una gazzella. Sono aperto alle idee e suggerimenti, se c'é sinergia riesco a creare in compagnia e con armonia, se lavoro con persone che mi piacciono riesco a ricavare spesso un esperienza unica....se invece devo preparare solo da mangiare, bhe... é solo una professione come le altre. Qui mi capita spesso di preparare da mangiare, senza stimoli, senza soddisfazione, senza evocazione ed ispirazione... Si puó cucinare bene e con risultati discreti anche senza amore e passione, con professionalitá e cura, con arroganza, con presunzione e da stronzi! Su cuor di cucina peró proveró a trasmettervi ció che nasce dai miei momenti piú sereni e tutto ció che si distacca dalla mia routine professionale che altro non é che cucinare per far mangiare (con tutto rispetto) clienti che meriterebbero piú devozione e piú tradizionalitá, ma purtroppo siamo troppi globalizzati e spesso l'adattamento é fondamentale per poter vivere lontano dalle proprie radici. Maurizio
Commenti
7 Dicembre 2018
Emanuela ScangaComplimenti ho appena provato la tua ricetta. Buonissima